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Accademia del gioco dimenticato

I VOSTRI PENSIERI IN RICORDO DI GIORGIO FEDERICO REALI

FONDATORE DELL'ACCADEMIA DEL GIOCO DIMENTICATO

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Special Sport con Claudio Procopio e Giorgio Reali Video

RAI UNO DEL 10 LUGLIO 2006 con Giorgio Reali scarica il video

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RAI UNO DEL 17 LUGLIO 2006 Con Giorgio Reali scarica il video


INTERVISTA a Giorgio Reali

Mi è capitato spesso di essere intervistato riguardo la mia passione per il gioco da strada (c'è anche un intervento su youtube Giorgio Reali accademia del gioco dimenticato)

Come è nata l'Accademia?
praticamente nel 1958 avevo 7 anni uno dei miei 13 zii (14 con la madre la settima) Alberto era un calzolaio (il mestiere che volevo fare ma anche il sarto, il falegname, il parrucchiere per donne.....cmq ho fatto altri 12 mestieri diversi fra cui l'impiegato in banca vincendo un concorso con 580 partecipanti ed io senza un papà funzionario..)
Torno allo zio Alberto..nel tempo libero faceva il sacrestano tuttofare nella Parrochia del quartiere di Merano Santa Maria Assunta.
La domenica faceva i giochi con i bambini in oratorio poi alle 18 tutti a fioretto (rosario..) solo che una volta al mese andava a Trento ad insegnare a bambini sordomuti, come lui.. a fare i mestieri con il cuoio...e quella domenica ero il il "maestro" di giochi.
Lui al mattino andava con me in giro per parchi, per le strade e raccoglieva legni, sassi, tappi, barattoli per fare i giochi..io lo faccio ora 60 anni dopo----
Fino al 1986 facevo animazione per hobby (lavoravo il banca, ma anche maestro di squash..sorta di tennis, ma anche accompagnatore turistico negli orti botanici) poi colpito sulla via non di Damasco..via Gazzetta dello sport...leggo che Stallone ha cambiato sport ( due anni prima il primo Rocky) Over the top sul braccio di ferro. Sport che adoravo e a scuola alla ragionerie in prima 15 anni battevo quelli di quinta...perché? Perché arrampicavo e a 10 anni vedendo mio fratello fare al mattino e alla sera 50 flessioni...anch'io...
Dico sempre non serve dire fai questo fai quello...l'esempio che conta..fai sport, saluta i vecchi per strada i bambini ti seguono.
Torno al braccio di ferro: mi chiamavano ovunque per fare le gare nelle fiere di paese dove ci sono un sacco di bambini, così al pomeriggio giochi con tappi e biglie e la sera braccio di ferro.

Scopo dell'Accademia?
Semplice raccontare ai bambini quanto sia bello giocare con nulla, i giochi con i sassi, con i tappi sono educativi: ogni bambino gioca con le stesse cose, ora con i tablet vi sono le "classi" dei bambini" fra chi ha la versione più aggiornata esattamente come accade fra i grandi con le macchine..
Purtroppo la metà delle richieste di intervento devo rinunciare in quanto il parroco di Ladispoli (Roma) o la festa di Trieste ha solo 250 euro e non posso pagare viaggio, albergo.. perché non esiste in ogni provincia un gruppo appassionato di questi giochi? In quel caso 250 euro sono oro che cola..

Progetti? Tanti non solo sul tema del gioco (ormai le classi delle elementari sono formate dal 30/40 x 100 da bambini figli di immigrati) i loro padri e madri da piccoli giocavano con i sassi, con i legni..quando un bambino di ogni parte del mondo ha solo sassi, legni, barattoli fanno poi le stesse cose.
Oltre a fare laboratori sul gioco amo proporre lab artistici (sculture con il riciclo molte foto nel sito voce lavoretti) e da poco anche lab di food art dove i bambini dopo i lavoretti se pappano tutto.

Riscontri? Ai bambini piacciono un sacco, ma non pensiamo di sostituire i videogame vanno proposti con moderazione...un pomeriggio alla settimana...bisogna però trovare il tempo (un bambino rimane piccolo per poco tempo, poi ha tutta la vita per ricordare CHI ha giocato con lui..io non ricordo mio padre, ma zio Alberto),
Quando sono arrivato a Milano (vinto un bando per una ludoteca cui hanno partecipato 370 progetti e solo 14 presi di cui 49 per i bambini..) ho messo nella cassetta delle lettere della via dove abitavo un foglio invitando i bambini (gratis) a giocare nel cortile del mio condominio: tutti felici,ma solo 2 erano liberi tutti gli altri avevano corsi di danza, calcio, nuoto... bambini non hanno più tempo di fare quello che vogliono con i vicini di casa. Noi nel 55 andavamo al fiume a pescare con l'arco fatto con le stecche dell'ombrello o raccogliere ciliegie selvatiche o castagne nei boschi..in 25 fuori fino le 7 di sera.

Perché i bambini non giocano più con questi giochi? Detto sopra i cortili sono pieni di macchine ed in certo comuni non possono nemmeno giocare e fare rumore...

I nonni? Ci ho pure scritto un libro (con la prefazione di MIke Bongiorno...) sono gli angeli, in tutti i sensi...senza di loro metà dei ragazzi che si sposano non avrebbero una casa....fanno un sacco di cose...pretendere anche che facciano i giochi forse troppo, li tengono nei parchi fino ad ora di cena.

Obiettivi: il gioco da strada, i laboratori creativi creano amicizia fra i bambini...uno dei miei primi progetti era ed è ludoclasse dove una classe della quarta insegna durante l'anno i 35 giochi base dell'accademia (sono oltre 60 le ludoclassi in Italia da Merano ad Ostuni Brindisi spesso i bambini di allora (avevano 8 anni ora 30) mi mandano le foto, vanno ogni anno nella loro scuola a vedere se il kit c'è ancora e se manca un gioco lo fanno a Pietrasanta uno è un avvocato l'altro farmacista..)

Responsabilità? Ovvio dei genitori ma anche delle maestre: se insegnano la geografia o le scienze perché non anche il gioco? Tante volte nelle feste di fine anno le maestre sono sorprese nel vedere dei giochi che da piccole non avevano mai fatto..leggi 5 sassetti o il salto con l'elastico...

Gli adulti? certo che possono giocare e si divertirebbero un sacco faccio un esempio i bambini che giocano a calcio fra i pulcini devono correre come dei....fra una porta e l'altra ( e se non lo fanno...l'allenatore ??? non lo fa giocare...) Mentre vi sono alcuni giochi come il castello o totem dove per vincere corrono come dei matti e si divertono quello che mi piace vedere.

...da piccolo giocare, da ragazzo imparare, da grande lavorare, da vecchio insegnare in mezzo a tutto capire e..amare.
troppo se aggiungo che chi ha talento in qualsiasi cosa e non lo trasmette NON merita di averlo avuto?

Piccola tirata.....il mio Giardino dei giochi dimenticati prefazione di Stefano Bartezzaghi è in questi giorni alla 13° ristampa 65.000 copie nessun libro sui giochi da strada (ho una collezione di oltre 20 ma solo due sono arrivati alla seconda...). Non perché io sia bravo ma perché si capisce che l'ha scritto uno che con i bambini ci gioca con passione e non raccoglie solo regole e le stampa.
Giorgio F Reali

 

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