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ACCADEMIA DEL GIOCO DIMENTICATO

Giorgio F. Reali Fondatore dell'Accademia

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Numerose saranno le attività che l'accademia organizzerà all'interno della propria sede.
Animazione e feste di compleanno, ideazione e costruzione giochi, laboratori didattici e creativi, ludoteca, massaggio infantile, danzaterapia, musicArterapia, psicologia infantile e baby-sitter serale.

La minuziosa descrizione di oltre centottanta giochi tradizionali (italiani ed europei con qualche escursus nel resto del mondo) sono il risultato di una grande passione che abbiamo per il gioco "povero".
A questo, l'Accademia, ha aggiunto un po' di magia: ricostruire molti antichi giocattoli che attualmente "vivono" sotto le vetrine dei musei e ridarli ai loro originali utilizzatori, i bambini.

Origini dell'Accademia del gioco dimenticato

Da sempre, Giorgio F. Reali, fondatore dell’Accademia si è occupato di giochi tradizionali, inizialmente solo per hobby, poi pian piano con un coinvolgimento sempre maggiore.
Curiosamente per molti anni il traino è stato un gioco che gioco lo è davvero poco: il braccio di ferro. Infatti è nel 1986 che esce OVER THE TOP, uno dei migliori film di Stallone (ma come talvolta accade con le cose profondamente belle, con poco successo di cassetta…), Reali appassionato di tutto ciò che è antico, inizia ad organizzare gare nelle feste di paese.

Spesso occorre aspettare che arrivi la gente così c’è il tempo di scambiare due parole con i contadini, pescatori o montanari a seconda del luogo.

Nelle feste ci sono anche i bambini così per dare anche a loro un momento di divertimento, Reali inizia a ricostruire pari pari i giochi degli anni 60 usando però gli stessi "materiali" cercando quindi nelle discariche o fra le macerie delle case in demolizione, la materia prima: legni, ferro, barattoli e sassi.

La passione per i giochi non si ferma quindi all’Italia, ma scrivendo a giornali stranieri viene a conoscenza di località sparse per l’Europa dove altri Peter Pan come lui amano promuovere giochi o costruire giocattoli.A Brest in Bretagna a luglio di ogni anno si trovano in centinaia e vengono da tutti i paesi d’origine celtica (Scozia, Irlanda, Paese Baschi oltre a contaminazioni olandesi, belghe e francofone).

Certo, esistono sul territorio Associazioni sportive o culturali che cercano di "salvare" questo o quel gioco, ma in genere si limitano ad uno di essi (ad esempio la lippa a Mede PV o Sospirolo BL) l’Accademia del gioco porta invece in giro tutto un compendio di giochi (oltre 50) nell’ambito di una fitta serie di manifestazioni (oltre 40) nell’arco dell’anno.

Rimane il rammarico di non riuscire a dare data precisa delle singole manifestazioni (non esistendo un organismo specifico a tutela delle tradizioni ludiche il tutto è affidato alla passione del singolo sindaco o assessore all tempo libero) non riusciamo a dare grande prestigio alle singole gare.

Il Campionato italiano di fionda che si svolge a Gradara in settembre non vede i più forti "tiratori", ma gente del luogo incuriosita dalla gara, ma la possibilità di ospitare i vincitori delle singole gare (moltissime ogni anno) creerebbe un evento estremamente spettacolare. Questo vale per almeno 5 delle altre specialità.

Crediamo che sia la comunità (cioè le istituzioni) che oltre a tutelare (e finanziare) importanti realtà culturali come i canti tradizionali o il teatro in volgo a dover "salvare" le realtà ludiche esistenti sul territorio.

Crediamo ad esempio, che sia inconcepibile che non esista l’ora del gioco settimanale nelle scuole elementari come per la ginnastica o la matematica: qualcuno può affermare che vi sia meno importanza nel processo di crescita del bambino?

L’Accademia del gioco fa giocare con i tappi, le biglie, gli elastici, la corda mediamente 50.000 bambini all’anno, ma ora che finalmente anche molte istituzioni (ad esempio l’Assessorato alla sport di Rovigo con un corso che coinvolge un centinaio di animatori dei centri estivi) tale cifra è destinata ad aumentare in modo esponenziale.

L’Accademia contribuisce alla formazione degli animatori operanti nei centri sportivi dell’UISP, il principale Ente di promozione sportiva esistente in Italia con oltre 900.000 tesserati.

L’Accademia inoltre fornisce supporto didattico per scuole elementari con un KIT formato da 30 giochi "da strada" 20 di origine italiana e 10 frutto dei viaggi in giro per l’Europa, ma non mancano neppure 4 extraeuropei.

L’ADGD organizza conferenze sul gioco storico corredate da mostre sul tema, una delle più importanti è stata allestita nel ‘99 presso il Centro Congressi di Folgarida/Madonna di Campiglio con oltre 500 giochi esposti compresa una rarissima raccolta di giocattoli in latta.

Uscendo dalla ricerca storica abbiamo anche una serie di giochi non meno importanti: sono quelli inventati per situazioni particolari come il memory tattile e/o acustico giochi nati per bambini non vedenti ma che divertono moltissimo anche quelli normodotati.Altri giochi sono adatti per persone con scarsa mobilità (come anziani) il bowling a caduta ne è un esempio.

L’Accademia, proprio per creare un movimento di opinione sui giochi ha iniziato 6 mesi fa una ricerca fra i bambini (dai 5 a 10 anni che sono la stragrande maggioranza di quelli presenti alle feste cui siamo invitati) ottenendo un interesse straordinario: fino ad ora oltre 9.000 schede.

Per settembre, anche con l’aiuto delle 20 grandi manifestazioni nazionali del Wind Stadium Sport in tour contiamo di raggiungere le 100.000.

A questa ricerca seguirà un libro impreziosito da una autorevole prefazione di un docente dell’Università di Bologna.A breve su questo sito troverete la classifica aggiornata con le manifestazioni del 6 maggio 00 a Spinea VE del 7 a Milano Parco Baravalle e del 13 a Trento Piazza Fiera.

Giorgio F. Reali, recentemente ospite della trasmissione televisiva di RAIDUE Fatti Vostri ha presentato un rarissimo gioco, il saltafascia, realizzato con delle fasce elastiche da militari italiani prigioniere nell’ospedale militare di Kavala in Grecia.

È curioso notare che la bibliografia sui giochi "del passato" sia ricchissima, peccato che gli autori non abbiano poi fatto seguito a tanto lavoro di ricerca "giocando" poi direttamente con i bambini.

Dopo tanto oblio, notiamo un grande interesse, ecco dunque la proposta di nominare "Sindaco Peter Pan" il primo cittadino di ogni città italiana che indichi dove si può giocare (o vedere nel caso dei giocattoli) con tutti i 100 giochi che i bambini hanno voluto salvare.

Con l’aiuto di qualche appassionato è facilissimo che una scuola elementare possa dedicare un’aula (ve ne sono un sacco di vuote..) con questi 100 giochi (o la spiegazione di essi).

Un sogno o un’utopia: che l’assemblea di condominio stabilisca che l’5x1000 delle spese totali venga riservata per organizzare nel cortile (per uno/due giorni all’anno tutti possono parcheggiare a 50 mt) giochi di un tempo per i bambini.

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